In Lombardia la diversità di ambienti naturali e seminaturali presenti dalle aree planiziali sino alle aree montane poste alle quote più elevate determina una buona varietà di associazioni faunistiche.
Nell’impossibilità di stilare un elenco comprensivo delle migliaia di specie diverse presenti, di seguito è riportata una breve descrizione di alcune di quelle che si possono incontrare lungo il percorso.
LAMPREDA
L’unico animale che possiamo trovare lungo il nostro percorso appartenente al gruppo chiamato “Agnati” è la lampreda di fiume (Lampetra fluviatilis). Passa nel mare circa un terzo della vita (che dura tra 4 e 7 anni) e risale il corso dei fiumi, per la riproduzione, da gennaio a marzo.
ITTIOFAUNA
La fauna presente nel fiume Olona conta un gran numero di specie che variano man mano che ci si avvicina alla sorgente. Partendo dalle zone più basse, dove si possono trovare cavedani, tinche e temoli, si arriva a zone adatte a ghiozzi, scazzoni ed addirittura qualche trota. Queste ultime compongono popolazioni degne di nota e si presentano in due specie: la marmorata (Salmo trutta marmoratus) e la fario (Salmo trutta fario).
ANFIBI
Attraversando talvolta aree boschive e umide lungo il tracciato, incontreremo sicuramente habitat adatti agli anfibi, con possibilità di incrociare il loro cammino. Specie comuni abitano queste zone, come le salamandre, il rospo comune, il rospo smeraldino e la rana temporaria.
Una in particolare, tuttavia, risalta: il rospo della vanga, è una sottospecie del pelobate fosco, specie endemica della pianura Padana.
Ciò significa che al mondo non è possibile trovarla al di fuori di quest’area; questo amplifica l’importanza della sua tutela e la salvaguardia degli ambienti ad esso legati.
COLUBRO E VIPERA
Lungo il sentiero, durante le stagioni calde, è possibile incontrare lungo tratti di strada soleggiata qualche rettile, probabilmente intento a termoregolare. Tra ramarri e lucertole, spiccano generalmente per interesse i serpenti.
Ricordiamoci che in Italia questi ultimi sono specie protette e, tranne in casi eccezionali, non sono generalmente pericolosi per l’uomo e i nostri animali.
AVIFAUNA
Come per i pesci, anche le specie di uccelli presenti nelle zone attraversate dall’ippovia sono moltissime e variano notevolmente in base all’ambiente circostante. Si distinguono specie legate all’ambiente acquatico come germani, garzette, rari tarabusini ed aironi; numerosissimi passeriformi, i più diffusi, come fringuelli, pettirossi, cince e cardellini; oppure altri come il picchio nero, le averle e le stagionali rondini. Altro gruppo notevole dell’avifauna sono i rapaci, tra i quali spicca il falco pellegrino (Falco peregrinus).
GRANDI PREDATORI
La Lombardia condivide con le altre regioni del Nord Italia la maggior parte delle specie di teriofauna (mammiferi) presenti. Esemplari vari, dai ricci ai cervi, dalle lepri al cinghiale, dai pipistrelli alle volpi, possono variare di specie e numerosità in base all’ambiente che attraversiamo.
Recentemente si è notato l’ingresso in regione di due specie particolari appartenenti alla cosiddetta “macrofauna”, che da molti anni non frequentavano queste zone: il lupo (Canis lupus italicus) e l’orso (Ursus arctos). Essendo l’ippovia lontana dalle aree di frequentazione di questi animali è pressoché impossibile incontrarli lungo il percorso.